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3.santi

Santi

Cercate ogni giorno il volto dei santi / per trovare riposo nei loro discorsi

Qui propongo una serie di pagine su santi già cioè riconosciuti ufficialmente tali, dopo un serio esame della loro vita e della documentabilità di miracoli attribuibili alla loro intercessionecanonizzati dalla Chiesa, e quindi già morti.

Tuttavia è importante seguire chi è santo oggi per noi, cioè i santi viventi. Che Dio non fa mai mancare nella Sua Chiesa e che se abbiamo gli occhi aperti Egli non manca di mettere sul nostro cammino. Tutti i credenti, in effetti, nella misura in cui si lasciano afferrare dall'Avvenimento di Cristo, sono santi. E la comunità cristiana, nella misura in cui lascia vivere in sé la Presenza, è luogo di santità.

Possiamo apprezzare e valorizzare i santi del passato, solo se apprezziamo e valorizziamo i santi che oggi il Mistero mette sulla nostra strada. Anche se, a loro volta, i santi del passato ci possono aiutare a vivere la comunione con i santi del presente.

chi è il santo

Come scrisse don Giussani «il santo non è un superuomo, il santo è un uomo vero. Il santo è un vero uomo perché aderisce a Dio e quindi all'ideale per cui è stato costruito il suo cuore, e di cui è costituito il suo destino» (prefazione a Santi, di C.Martindale).

Perciò il santo non è uno che non sbaglia mai (tutti i santi hanno avuto i loro difetti), chi riesce sempre ad essere coerente (questa è una pretesa farisaica), ma uno che accetta di essere continuamente perdonato e ricreato dalla Misericordia di un Altro:

Infatti, osserva Giussani, «l'essere peccatore è la modalità esistenziale con cui più si documenta il limite ontologico che è nella nostra stessa libertà. (...) Ed una condizione originale misteriosa rende così attuale tale possibilità, che sorprendente diventa il non aver sbagliato, più che l'aver sbagliato. Scriverà san Francesco di Sales: “Che meraviglia è se la debolezza è debole?”.»

San Giuseppe

San Giuseppe : un Santo vissuto per così dire nell'ombra o da qualche decennio dimenticato, ma anche il suo “sì” ha contribuito alla realizzazione dell'economia salvifica.

santi medioevali

• Sant'Antonio d'Egitto: uno dei più noti Padri del Deserto.
• S.Monica, madre di S.Agostino.
• San Benedetto da Norcia : il fondatore del monachesimo occidentale, patrono di quell'Europa a cui ha potentemente contribuito.
• Santa Ildegarda da Bingen : una santa poliedrica (mistica, ma anche interessata alla scienza, alla musica, alla medicina), testimone della capacità della fede di valorizzare tutto il positivo.
• San Francesco d'Assisi: testi e precisazioni per capire bene questo grande santo, troppo spesso equivocato.
• San Domenico: l'intelligenza e il sapere al servizio della vera fede.
• S.Caterina da Siena: una giovane, tenace Santa che si prendeva a cuore le sorti del Papato non meno che di quelle dell'ultimo condannato a morte.
• S.Brigida: una madre di famiglia tra le più grandi mistiche, contemplò soprattutto il mistero della Croce.

santi moderni

• San Giovanni della Croce : uno dei più importanti mistici cattolici, da non confondere, come fanno alcuni, con i misticismi naturalistici.
• S.Ignazio di Loyola, o la pacifica, infaticabile guerra per la Gloria di Cristo, con un solo nemico, la Menzogna.
• S.Filippo Neri, la carità di Cristo verso i più poveri, con instancabile bontà.
• S.Francesco di Sales, la bontà e la mitezza di Cristo.
• I Santi martiri di Nagasaki: testimoni di Cristo nel Giappone del '500.

santi dei nostri giorni

• Santa Faustina Kowalska: cantrice della Divina Misericordia.
• San Riccardo Pampuri : molti sono i miracoli avvenuti in questi anni grazie a questo generoso Santo, medico anche dal Paradiso.
• Francis e Edimar : due giovani, ugandese l'uno brasiliano l'altro, uccisi, negli ultimi anni del '900, per non aver tradito l'Incontro con Cristo nella comunità cristiana.
• Madre Teresa di Calcutta: la carità operosa di una fede che non recrimina e non aspetta il preventivo permesso del Potere di questo mondo.
• I Martiri di Tibhirine: testimoni che l'amore all'uomo reso possibile da Cristo è più forte della paura della morte.